La propagazione della vite

Marza con le gemme e il portinnestoSe avete letto la breve introduzione storica, sapete già che i viticoltori europei furono costretti ad innestare le varietà nostrane su portinnesti americani per difendersi dalla puntura della filossera, dalla quale la vite americana era immune. I sistemi di propagazione più usati sono: per innesto, per seme o per talea

 

  La propagazione per seme è utilizzata solo per l’ottenimento di nuove varietà sia di portinnesti sia di vitigni da tavola o da vino. 

 

  La propagazione per talea è meno diffusa che in passato, in quanto gli agricoltori ricevono dai vivaisti le viti innestate e pronte per essere messe a dimora. 

 

  La più comune è la propagazione per innesto, che è eseguita in appositi locali controllati. L’innesto è costituito da un piede di vite americana su cui è innestata manualmente, o a macchina,una marza, che è semplicemente un ramoscello, tagliato a becco di flauto, con una o due gemme della varietà desiderata. Questi innesti sono posti a strati in casse contenenti segatura sterile e umida inoltre, per favorire l’attecchire dell’innesto, le casse sono messe all’interno di celle ad elevata umidità (80%) per 10-15 giorni a 30° C, questo processo prende il nome di forzatura.Terminata la fase della forzatura gli innesti potranno essere messe a dimora nel vigneto.