Le gelate primaverili

Germoglio danneggiato da una gelata primaverileDalla fine del mese di aprile alla fine di maggio, è il periodo di germogliamento della vite. Uno dei pericoli più gravi è quello delle gelate notturne che possono rovinare i germogli e quindi compromettere il raccolto. E’ durante la notte che la rugiada, se la temperatura scenda sotto i 0° C, congela e cristallizza formando la brina. Alcuni agricoltori adottano un sistema di difesa utilizzando l’impianto di irrigazione del vigneto che, in questo caso prende il nome di irrigazione antibrina. Questo sistema è composto da una serie d’irrigatori, opportunamente distribuiti, installati più in alto rispetto alla cima delle vigne  per fare in modo che una volta azionati producano il cosiddetto effetto “ a pioggia “

I sistemi d’allarme che segnalano l’approssimarsi della temperatura ai valori a rischio (0° C, -1°C) possono essere sia elettronici, sia tradizionali come il termometro. Una volta superata la soglia di pericolo occorre accendere l’impianto antibrina, di solito alimentato da un motore a scoppio che tramite una pompa preleva l’acqua da un pozzo e la invia agli irrigatori. Da questo momento è importante non spegnere per nessun motivo l’impianto, fino a che le condizioni di temperatura non siano salite oltre il livello d’allarme. 

L’acqua spruzzata dagli irrigatori ricopre le vigne  e dopo un po’ gela. E’ proprio gelando che, per effetto di un fenomeno fisico chiamato esotermia, l’acqua cede calorie alla pianta ed ai germogli che ne traggono subito beneficio. Questo sistema, se ben progettato consente di proteggere il vigneto da temperature anche inferiori ai –10

Di vitale importanza è la scelta del momento in cui spegnere l’impianto; una buona regola è quella di verificare quando il ghiaccio formatosi sulla pianta incomincia a sciogliersi e a cadere, segno certo ed evidente del rialzarsi della temperatura e quindi del cessato pericolo.