Delle
due tignole della vite esistenti, la più diffusa nei nostri ambienti è la
Lobesia botrana. I danni provocati
dalle Tignole sono “indiretti”, infatti, con il loro lavoro di
svuotamento degli acini, creano un ambiente favorevole per lo sviluppo
della pericolosa Muffa grigia (Botrytis cinerea).
La Tignoletta passa l’inverno come crisalide riparata in bozzoli
biancastri nelle increspature del fusto della vite, gli adulti compaiono
verso fine aprile - inizio maggio e da metà mese si cominciano a trovare
le uova. Le larvette neonate si riparano all’interno del
grappolo in particolari nidi setosi dove si cibano e crescono.
In giugno avviene l’incrisalidamento e gli adulti che ne derivano
generano le uova della seconda generazione, direttamente sugli
acini, ed è in questa fase che inizia il danno. |